martedì 31 gennaio 2012

Ma cosa mangiamo con questo freddo?

In questi giorni, qui da noi fa veramente freddo ma mi sembra di capire che sia una cosa comune. Ecco lo spettacolo di fronte a casa nostra domenica scorsa.


Allora cosa si può preparare per cena, che ci riscaldi e allo stesso tempo sia anche un buon piatto equilibrato per tutta la famiglia?
Sono andata a sfogliare la mia Enciclopedia della cucina, ogni tanto mi piace riguardarmi un po' tutte le ricette, adoro leggere libri e riviste di cucina, per me è quasi come leggere un romanzo, mi rilasso e trovo idee per cucinare, non mi piace preparare sempre le solite cose!

Questa minestra di riso, prosciutto e verdure, che poi io ho fatto diventare più che altro una zuppa molto densa, quasi un risotto, mi sembrava perfetta, è davvero molto buona e appetitosa.



Ce la siamo mangiata tutta, insieme al pane di farro e grano saraceno...una cena molto molto invernale!

E anche in questo momento, ecco la vista dalla nostra finestra.



mercoledì 25 gennaio 2012

Downshifting...in piccolo

Sono nata e cresciuta in una famiglia eccezionale. I miei nonni erano contadini, i miei genitori sono cresciuti con la cultura contadina, diventati grandi in mezzo ai campi coltivati, dove trascorrevano le loro giornate al seguito dei genitori che anche grazie alla terra hanno potuto crescere i figli.


Oggi vivo con mio marito e mia figlia di fianco a quegli stessi campi, coltivati ancora in parte dai miei genitori e dai miei zii, ma ormai indispensabili solo per poter gustare frutta e verdura sana e che sappia di qualcosa, non certo per poter "arrotondare" lo stipendio, come un tempo.

Sono felice e orgogliosa di questa mia condizione di "contadina", si apprezzano cose che per i più non significano niente, ma soprattutto le si fanno vivere ai figli, che hanno, a mio vedere, il privilegio di vivere con la natura, conoscere i ritmi delle stagioni. Ad esempio mia figlia, a neanche 2 anni e mezzo, sa bene che i lamponi adesso non ci sono, ha visto la nonna che ha tolto le piantine ormai secche; nonostante ne sia ghiottissima, adesso non li va a cercare nell'orto, sa che le piantine torneranno a fare frutti tra qualche tempo. Lo stesso vale per i pomodori, per l'albero di albicocche che abbiamo davanti a casa e che adesso ha solo tanti rami spogli. Sa che se vogliamo mangiare le uova bisogna portare tutti i giorni la pappa alle galline, quanto si divertono i bimbi ad andare a controllare se nel nido ci sono le uova...il gallo che canta invece è parecchio fastidioso!


Per me questo è importante, non perdere il contatto con questo mondo che ormai sta diventando sempre più solo a nostro uso e consumo ma senza conoscerne i ritmi, le esigenze.

Poco dopo essermi sposata, ho deciso di lasciare un lavoro che mi piaceva e che mi avrebbe dato sicuramente soddisfazioni e probabilmente anche una certa stabilità, per farne un altro, part time, che mi permettesse di vivere "con calma". Volevo poter assaporare la mia vita, vivere in una realtà più a misura d'uomo. Mio marito lavora vicino a dove abitiamo e quindi riesce a venire a casa per pranzo. Per noi era importante poter avere anche questa occasione per stare insieme, ci siamo sempre sentiti privilegiati per questo e il mio lavoro part time ce lo permette.

Oggi che sono mamma, sono ancora più felice di questa mia scelta, posso preparare io il pranzo a mia figlia e soprattutto posso stare con lei al pomeriggio. Sono fermamente convinta che il rapporto che possiamo creare con i nostri figli dipenda solo da noi, non condivido molto le parole "meglio tempo di qualità che di quantità", io credo molto di più nel fatto che i figli abbiano bisogno di vivere con i genitori ogni giorno; al pomeriggio non sto certo tutto il tempo a giocare con Alice, ma lei mi vede, sente la mia presenza anche mentre cucino e lei magari gioca con il didò (fatto in casa ovviamente!) o canticchia girando per casa. I figli devono poter vedere i propri genitori nel vivere quotidiano, non solo nel weekend e alla sera, quando non si vede l'ora che si addormentino per poterci finalmente rilassare anche noi adulti.
Certo, qualche volta lascio Alice a mia mamma per poter sbrigare qualche commissione o concedermi qualche giretto tranquillo, ma la normalità è stare insieme. Adesso che inizia ad essere più grandicella, posso farle fare determinate cose, mi aiuta a cucinare, impasta, prepariamo i dolci, andiamo nell'orto a prendere la verdura che ci servirà per la cena e molto altro.


E' stancante, a volte mi chiedo se sia il meglio per me, ma poi penso subito che è sicuramente il meglio per lei, quando poi crescerà avrà modo di staccarsi dalla mamma e la mamma potrà magari riprendersi qualche spazio in più.

Per il momento sono felice di questa mia scelta e questo blog in qualche modo vuole fermare il tempo, per poter rivedere un giorno magari proprio con mia figlia, le avventure di oggi.




lunedì 23 gennaio 2012

Giveaway time

Ho provato quasi per caso i prodotti Angelo Parodi e ne sono rimasta davvero entusiasta. Adesso vedo questo bellissimo giveaway indetto da Sonia e non posso non partecipare, in palio un set di prodotti Angelo Parodi appunto.

Chissà che non mi aiuti la fortuna del principiante!

sabato 21 gennaio 2012

Carta da regalo personalizzata

Per i regali del Natale appena trascorso non mi andava l'idea di utilizzare le solite carte natalizie, è difficile trovarne di originali, allora ho pensato a come avrei potuto rendere i pacchetti un pochino più particolari e soprattutto...mi sono divertita tantissimo a farla!

Ho comprato della semplice carta da pacchi da un tabacchino e poi, prima di fasciare i regali l'ho stesa sul tavolo e l'ho decorata.
Lo scorso novembre sono stata alla fiera Fantasy e Hobby e, oltre a rimanere assolutamente affascinata da qualunque cosa vedessi (mi sentivo un po' come una bambina nel paese dei balocchi) ho comprato, tra l'altro, dei bellissimi timbrini per la mia bimba, ma chi sarà poi la bimba qui?


Sono belli grandi e quindi è facile colorarli, una volta timbrato il disegno sulla carta.
Ecco qui il risultato



Questo è solo il primo esperimento, sto già pensando se potrebbero servire per decorare altro...mumble mumble!

domenica 15 gennaio 2012

e lo stress se ne va

"Il lavoro a maglia è assimilato agli effetti della meditazione o della preghiera nel permettere il libero fluire dei pensieri. Pare infatti che la qualità ritmica e ripetitiva dell'intrecciare i punti, insieme al tintinnio dei ferri, possa somigliare a un mantra calmante" (da uno studio dell'università di Harvard)

Beh, non sono una che macina km di lana al giorno ma nel mio piccolo devo dire che è proprio vero...sferruzzare rilassa!
Ho imparato da poco e al momento ho ben pochi lavori terminati ma per me sono stati una gran soddisfazione.

Ecco qui il mio baktus appena terminato, lo schema è molto semplice e lo si può trovare in vari siti/blog, io comunque ho usato 200 gr di lana con ferri 4 1/2, ma è molto soggettivo.


Per realizzarlo basta montare 4 maglie e poi:
1° ferro_ lavorare la prima maglia a diritto, la seconda fare un aumento, lavorare le restanti maglie a diritto
2°/3°/4° ferro_ lavorare tutto a diritto

Continuare così finchè non si è arrivati ad utilizzare metà della lana (a quel punto il lavoro era lungo circa 75 cm).

Ora si inizia a diminuire:
1° ferro_ lavorare la prima maglia a diritto, lavorare insieme a diritto la 2° e la 3° maglia, sempre a diritto il resto delle maglie
2°/3°/4° ferro_ lavorare tutto a diritto

Continuare così finchè non si arriva ad avere 4 maglie, quindi chiudere il lavoro.


"Il cuore rallenta, la pressione cala, i muscoli si distendono e lo stress se ne va." Frase tratta da qui

mercoledì 11 gennaio 2012

Cucinare...prima di tutto

Ero già pronta a scrivere il mio primo post su un lavoro a maglia che ho appena finito, ma ripensandoci bene, la mia vera grande passione é cucinare, soprattutto dolci, ma non solo. Quindi inizio...cucinando!

L'occasione di parlare di dolci è il compleanno di mio papà. Abbiamo deciso all'ultimo minuto di festeggiare con una cena a casa e quindi ho dovuto arrangiarmi con gli ingredienti che avevo in casa per preparargli la torta.
Ho trovato qui la ricetta ideale, ho dovuto rinunciare alle albicocche, un pochino fuori stagione, ma direi che è stata comunque apprezzata.

La soddisfazione che mi dà sfornare qualcosa preparato da me, è veramente indescrivibile. Cucinare è per me terapeutico, quando sono stanca, nervosa, insoddisfatta di qualcosa o semplicemente ho voglia di coccolare me o gli altri, mi immergo nel mio piccolissimo mondo (la mia cucina è più che altro un angolo cottura) e allora tutto diventa migliore, come per magia.

Ho acquisito questa consapevolezza negli anni. Da sempre amo cucinare, ma la mia timidezza/insicurezza mi ha sempre condizionata, nel bene e nel male. Ricordo ancora adesso che per una cena con amici, ero una ragazzina, mia mamma mi propose di preparare io il dolce, rifiutai spiegandole che non avevo voglia di sentirmi dire "che brava che sei", come avrebbero sicuramente fatto gli adulti presenti.
La cucina mi ha fatta crescere...oggi sono orgogliosa di quello che riesco a realizzare, in cucina e non solo. Ogni giorno mi vengono in mente o trovo ispirazione per 1000 cose che potrei fare con le mie mani, piano piano cercherò di realizzarle e ne terrò traccia qui.

Questa sotto invece è una foto che mi piace davvero molto, fatta da mio marito lo scorso weekend...la costa ligure al tramonto...incantevole!

 

lunedì 2 gennaio 2012

si comincia...

Per condividere tutto ciò che amo creare e sperimentare, perchè è da quando ho scoperto che sarei diventata mamma, 3 anni fa, che amo vagare su internet sbirciando sui blog di altre mamme creative, per trovare ispirazione. E ora voglio provare a fare la stessa cosa, mettermi in gioco anche io, per non essere solo spettatrice.
E' una sfida, non so cosa aspettarmi, non so dove mi porterà ma sono entusiasta e curiosa di scoprirlo...

Nel frattempo...BUON ANNO A TUTTI!